Alessandro e Marco, qual è la vostra storia?
Siamo due fratelli, entrambi programmatori. Sin da bambini ci siamo “sporcati le mani”: abbiamo avuto molte esperienze lavorative in edilizia, giardinaggio, agricoltura, con un occhio sempre attento all’innovazione, intesa come strumento per fare meglio, e magari anche più velocemente, le cose di tutti i giorni.
Come mai avete deciso di investire in un settore critico come quello dell’edilizia?
Proprio perché questo settore è stato pesantemente segnato dalla crisi economica. Uno dei tanti articoli di giornale che ci era capitato di leggere titolava: “Edilizia: 446.000 posti di lavoro in meno”. Dovevamo fare qualcosa.
L’ispirazione è venuta osservando le nostre città. Ci siamo resi conto che l’edilizia era, ed è tutt’ora, troppo incentrata sulla costruzione di nuovi insediamenti urbani, o l’ampliamento di quelli già esistenti. A nostro avviso, invece, viene data ancora poca attenzione alla manutenzione e riqualificazione degli edifici esistenti.
L’ispirazione è venuta osservando le nostre città. Ci siamo resi conto che l’edilizia era, ed è tutt’ora, troppo incentrata sulla costruzione di nuovi insediamenti urbani, o l’ampliamento di quelli già esistenti. A nostro avviso, invece, viene data ancora poca attenzione alla manutenzione e riqualificazione degli edifici esistenti.
E così avete capito che stavate andando nella direzione giusta.
Esatto. Prendersi cura degli edifici già costruiti non va visto come un costo, ma un investimento: mantenerli efficienti, sicuri e belli ne preserva il valore economico ed estetico nel tempo. Questo genera posti di lavoro e ricchezza. È un po’ come avviene per le automobili: la periodica revisione non è solo un costo, crea occupazione, oltre ad essere un investimento in sicurezza e prevenzione da guasti meccanici o incidenti stradali, il cui prezzo economico e sociale è molto più elevato. Insomma, perché rottamare una macchina ancora perfettamente funzionante?
Ecco, la nostra idea poggia proprio su queste considerazioni.
Ecco, la nostra idea poggia proprio su queste considerazioni.
Sfide per il futuro?
Vogliamo continuare a crescere, diventare sempre più bravi in quello che facciamo, non solo nel nostro Paese ma anche all’estero, dove la professionalità italiana è sempre più richiesta. La sfida è quella di fare squadra con tutto il comparto edilizio per far capire quanto siano importanti i servizi collaterali e di post vendita.
Fonte: http://www.uncomag.com/interviste/idrowash/